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RENDE : UN IMPORTANTE CONVEGNO SULLA SANITA

RENDE : UN IMPORTANTE CONVEGNO SULLA SANITA
Giuseppe Nicoletti, nel prendere la parola, ha innanzi tutto rimarcato la generale,condivisione e uniformità di giudizi da parte di tutti i principali Istituti, Osservatori, Dipartimenti nazionali indipendenti circa la necessità di mantenere, difendere e adeguare il prezioso patrimonio del Servizio Sanitario Nazionale che da 46 anni, assieme al Sistema scolastico, va incluso tra i maggiori successi della storia repubblicana.
Richiamando l’altrettanto presa di coscienza collettiva sul sottofinanziamento dal 2010 della sanità pubblica e sul suo futuro fabbisogno di maggiori risorse, ha poi proseguito con l’elencazione di una lunga serie di disfunzioni che in Italia e particolar mente nel Sud e in Calabria, i cittadini vivono quotidianamente sulla propria pelle da
almeno 20 anni e che in massima parte sono da ricondurre alla pasticciata Riforma costituzionale del 2001. Con l’inserimento della tutela della salute tra le funzioni a legislazione concorrente, si è finito di fatto con il creare una Confederazione di servizi regionali con gli annessi deleteri aumenti del contenzioso Stato-Regioni e dei vistosi divari territoriali e sociali di salute, anche in termini di “aspettativa di vita “e di mortalità evitabile “.
In conclusione, dopo aver citato i dati quantitativi ufficiali delle maggiori criticità che suggerirebbero la riattribuzione dei “diritti di cittadinanza” (salute, istruzione, mobilità) alla competenza esclusiva dello Stato, ha esortato a non limitarsi al solo aspetto finanziario nell’ accogliere favorevolmente la spinta aggiuntiva offerta dal PNRR. Ma piuttosto a coglierne il fondamentale orientamento degli investimenti, centrati su:
assistenza di prossimità, telemedicina, innovazione, ricerca e digitalizzazione dell’assistenza sanitaria. E questo comporta che bisognerà passare, in Italia e in Calabria, dalle prestazioni ai servizi, dalla logica del debito a quella dell’investimento, dall’orizzonte di breve a quello di medio-lungo termine. Nonchè dalla settorialità con cui si sono pensate e implementate fino ad oggi le politiche pubbliche all’integrazione sistemica delle competenze di tutti i protagonisti, attraverso il nuovo sistema di comu
nicazione tra pazienti e medici e tra cittadini e strutture, senza filtri burocratici e pressioni politico-partitiche indebite.
 
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