SI alla Amnistia e Indulto, ma come…..NO alla Carcerazione preventiva, senza prima una sentenza di condanna. Imitare il modello Americano. Berlusconi è stato l'uomo più processato al mondo, e stiamo parlando di una persona perbene. SI alla Amnistia per Berlusconi…
In questi giorni il Capo dello Stato ha rilevato di persona la difficile situazione in cui versano le carceri italiane, sovraffollamento eccessivo ed altre problematiche, che rendono infatti la vita dei carcerati un vero inferno.
Ha chiesto quindi al Parlamento un provvedimento di clemenza, quale l'indulto e l'amnistia. Come tutti sappiamo, l'indulto riduce la pena una volta comminata e l'amnistia invece cancella i reati. Provvedimenti su cui si può discutere; quello su cui non si può discutere è la protervia di alcune forze politiche che danno consenso all'amnistia a condizione che non ne benefici il Presidente Berlusconi.
Questo comportamento viola ogni principio costituzionale, ogni principio etico e dimostra, ove ce ne fosse ancora bisogno che nei confronti del Cavaliere si sta consumando un "delitto politico".
Per quanto mi riguarda, il 2007 ho votato da Parlamentare l'amnistia e l'indulto, perchè ritenevo e ritengo che uno Stato di diritto deve essere in grado di assicurare la dignità a tutti i cittadini e anche a quelli che incorrono in reati, facendo scontare loro la pena in carcere in maniera dignitosa. Stiamo parlando di esseri umani, che anche se colpevoli di delitti a volte gravi, hanno il diritto di esser trattati come cittadini e non come bestie. Oggi, dopo sei anni da quell'estate, si presenta lo stesso problema, nulla è stato fatto per costruire nuove prigioni,e nè sono state adottate misure alternative adeguate.
E' chiaro che concedere un indulto e una amnistia "sic et sempliciter" non risolverebbe il problema delle carceri, se lo stesso non è accompagnato da provvedimenti strutturali, a cominciare dalla riforma della Giustizia nelle misure della depenalizzazione dei piccoli reati e della eliminazione della carcerazione preventiva.
La giustizia americana, che ci da lezioni di garantismo, prevede prima la condanna e poi il carcere per il colpevole, il quale tranne che in casi gravissimi, affronta il processo a piede libero e poi se condannato va in carcere.
In Italia succede il contrario, e spesso assistiamo a delle assoluzioni di imputati, dichiarati non colpevoli solo dopo una lunga carcerazione preventiva.
Per concludere, sono contrario alla amnistia e all'indulto, se non accompagnati da provvedimenti strutturali, e comunque se deve essere varata, Berlusconi ne dovrà usufruire.
Occorre mettere fine a questa "caccia all'uomo".
Infatti il Presidente Berlusconi, da un'indagine svolta, è stato l'uomo più processato al mondo, e stiamo parlando di una persona perbene, che ha il solo torto di chiamarsi Berlusconi e di esser stato il vero baluardo al comunismo in Italia.
On. Ing. Giuseppe Ennio Morrone,Assessore PdL Regione Calabria