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ROMA-OSTIA: PORTO TURISTICO-S.FRANCESCO DI PAOLA

ROMA-OSTIA: PORTO TURISTICO-S.FRANCESCO DI PAOLA

DOMENICA 22 APRILE 2012 ORE 12 , San Francesco di Paola (CS) è entrato nel porto turistico di Roma-Ostia, con una statua in bronzo,opera dello scultore,maestro V.Gentile.

Come è noto il Santo è protettore della Calabria,nonchè dei Pescatori e del mare Tirreno. Nella leggenda, ha attraversato lo stretto di Messina-Reggio Cal., navigando sopra il suo mantello.

Ad Ostia,il Santo vuole essere pure il protettore dei pescatori romani.

La cerimonia è iniziata alle ore 12 circa,promossa dal Circolo Brutium di Roma,di cui è Presidente Gemma Gesualdi,figlia del noto Avv.Giuseppe Gesualdi di Castrovillari.

Alla presenza di circa 500 persone, è stata celebrata sul piazzale del Porto turistico di Ostia, la Santa Messa, preceduta da una presentazione dell'evento nella sala del Circolo Nautico.

Dopo la messa, il Presidente Gesualdi Gemma ha svolto una relazione sulla iniziativa, ringraziando tutte le associazioni dei calabresi di Roma, le Personalità ed Autorità presenti.

Sono stati presenti,tra gli altri, l'On.Antonio Taiani, Commissario Trasporti CEE; l'On.Alfredo Antoniozzi ,Deputato Europeo; l'On.Francesco Dalia,Consigliere Regione Lazio PD (nativo di Longobardi (CS) ; On.Nicola Galloro,calabrese, Consigliere Comune Roma; On.Avv.Mimmo Naccari, calabrese, Delegato dal Sindaco Alemanno per i rapporti con le Comunità regionali di Roma; Barbara Mezzaroma; Avv.Patrizia De Rose della Presidenza Consiglio Ministri,Pari Opportunità;Avv.Mario Guido di Cosenza ; Franco Mazzuca di Cosenza ; Ing.Vincenzo Cortese , On.Dario Antoniozzi,già Ministro Turismo; Sindaco di Paola Avv.Roberto Perrotta; On.Davide Bordoni,Assessore Comune Roma; Pietro Raco; Serratore Francesco ,Presidente Ass.Profumi della Calabria. Ha concluso l'evento il Sindaco di Roma,On.Gianni Alemanno, la cui moglie è di origine Reggio Calabria.

IL DISCORSO DEL PRESIDENTE  BRUTIUM,Gemma Gesualdi .

Vorrei potervi esprimere la commozione, non è facile parlare....

Padre Marinelli, confratelli, sindaco, amici tutti,

a dieci anni dalla sua scomparsa abbiamo voluto rendere omaggio alla figura di mio padre, Giuseppe Gesualdi, fondatore del Brutium.

Lo abbiamo fatto con una cerimonia proprio una settimana fa, nella sua Castrovillari, dove i miei fratelli, i miei nipoti ed io abbiamo partecipato all'intitolazione di una strada a suo nome.

Oggi grazie all'arte del maestro Vittorio Gentile che ringrazio con il cuore per aver scolpito una statua così bella, onoriamo la memoria di papà attraverso il Santo che amava, tanto da fissare nel 2 aprile la festa dei calabri nel mondo, che viene celebrata solennemente in Campidoglio in protomoteca da ormai 46 anni.

Oggi sono tante le persone che devo ringraziare per essere qui, e non in modo formale ma con i sentimenti che si devono quando per un misterioso e magico gioco della vita, tanti cuori battono per un obiettivo comune. (Onorevole Dario Antoniozzi)

  •   Padre Marinelli, i confratelli, Padre Miguel, i parroci calabresi di Roma
  • Antonella Freno, delegata del presidente della Giunta della Regione Calabria Scopelliti

       -   L'on. Antonio Tajani, vice commissario del parlamento europeo

  • Il presidente del Porto turistico di Roma, Mauro Balini, e Massimo Amicucci, Franco Nardella, Guido Simi (vice direttore Porto)
  • le associazione dei calabresi di Roma :

Vincenzo Cortese (pres. della neonata associazione Amici di San Francesco di Paola nel Mondo),

Mario Codispoti (pres. ARA),

Francois Nicoletti (pres. Fondazione Heritage),

Rocco Luglio (pres. Zaleuco),

Antonio Minasi (pres. Leonida Repaci),

Giuseppe Amelio (pres. Amici di Mattia Preti)

- Il sindaco di Paola, Roberto Perrotta

  • Il presidente del XIII municipio di Roma Capitale, Giacomo Vizzani e i consiglieri del XIII presenti oggi
  • Il presidente del XII municipio, Calzetta
  • La Marina Militare, rappresentata dal Comandante di Vascello Lorenzo Savarese
  • La Capitaneria di Porto di Fiumicino (Ten. Di Vascello Fabrizio Strusi)
  • La sovrintendenza comunale dott.ssa  Anna Maria Cerioni, in rappresentanza del sovrintendente Umberto Broccoli
  • La cooperativa dei Pescatori San Nicola
  • Il Comitato Promotore:

Sen. Giovambattista Caligiuri

Maria Rosaria Gianni

Avvocato Patrizia Le Rose

Dott. Rocco Luglio (pres. ass. Zaluco)

Il pres. Adnkronos Pippo Marra

Consigliere provinciale Piero Cucunato, assente oggi perchè inviato dal nostro sindaco a rappresentarlo a Londra in occasione del gemellaggio per i giochi Olimpici

  • L'amico Saverio Vallone, attore, che reciterà la preghiera dei naviganti a San Francesco
  • Gli sponsor, L'ufficio stampa, gli ambasciatori di tanti paesi dove vivono le grandi comuità calabresi che rappresentano un'altra Italia fuori dai confini del nostro paese, tra i quali mi piace ricordare gli ambasciatori italiani in Germania e a Montecarlo, che sono calabresi.
  • Barbara Mezzaroma e la sua famiglia, che hanno creato un prezioso basamento di lapislazzulo, che vuole rappresentare un'onda del mare, quel mare che San Francesco attraversò miracolosamente, che verrà posto con la statua nella prevista collocazione futura per festeggiare il 50esimo anniversario della sua proclamazione a patrono della Regione Calabria e della gente di mare dovuta al Beato Papa Giovanni XXIII (1962).

La scelta di Ostia, se posso fare un accenno storico, è dovuta anche al fatto che non solo è il litorale di Roma e centro ideale del Mediterraneo, ma nel 1483 proprio dal porto di Ostia, San Francesco partì, su un galeone messo a disposizione dal Re di Napoli Ferdinando I, detto Ferrante, per andare in Francia........

                          GEMMA GESUALDI,   PRESIDENTE BRUTIUM DI ROMA

 

INTERVENTO DEL PROF.SIMONGINI,STORICO DI ARTE, che illustra l'importante e storica Statua del Santo

La Calabria è una terra che non si dimentica, la Calabria non ti lascia mai, e se sei tu a lasciarla te la porti sempre nel cuore, come il destino, non ti abbandona mai, fa parte di te e te la ritrovi proprio quando ti sembra di averla perduta per sempre, perchè costretto o perchè così avevi deciso, magari in un momento di sconforto.

Allora riaffiorano in te i sogni e i progetti che erano il senso della tua vita.

San Francesco è l'immagine sacra che ti accompagna, è il mondo che chi lascia la Calabria non avrebbe mai voluto abbandonare, un mondo che si affaccia su un mare accecante ed azzurro, bellissimo e crudele che spesso non dà quanto promette. Eppure a quel mare si resta legati per sempre e a quel mare si tende a tornare.

Ed ora, prima di dare la parola alle altre autorità, vorrei leggere uno stralcio da un fondo che papà scrisse sul suo Corriere di Roma nel 2001, l'anno prima di lasciarci, quasi un testamento spirituale, si intitolava “La primavera a Roma coincide con la festa dei calabresi nel mondo”.

Roma è la città della primavera. Ogni anno il Brutium il 2 aprile festeggia in Campidoglio il suo Santo di Paola; questa occasione non è solo la testimonianza dell'operosità e dell'intraprendenza del calabrese ma è anche il ricordo, a volte sofferto, dell'”antica terra” lasciata un giorno per avventura o per necessità.

"La migrazione interna e la emigrazione sono i fenomeni che dall'inizio del secolo caratterizzano i movimenti della popolazione calabra contribuendo sociologicamente a creare ricchezza nelle nuove terre e città.

E questi fenomeni traumatici creano anche vivacità e intraprendenza.

Ci si deve 'inventare' la vita, la donna, la professione, le amicizie, la famiglia, le parole.

L'infanzia resta intatta in una memoria che è sempre presente.

E il Brutium, con questa festa di primavera dedicata a San Francesco di Paola, ritrova i calabresi nel mondo, gli annuncia che la madre crede sempre nei figli - anche i più stanchi - e attende e spera nel loro ritorno.

In questo giorno, Roma è più di una capitale: è un tempio del sentimento. In conclusione è una festa dove vengono esemplarmente concessi riconoscimenti, è un incontro di amici che vengono con le loro delegazioni da tutto il mondo, è un portare fiaccole al Santo di Paola. Ma è soprattutto la speranza della madre Calabria che crede ai figli vivi e scomparsi: li nomina uno per uno, teneramente e disperatamente.

 

 

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